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ALLARME DEGLI ESPERTI: “IL GRANCHIO BLU SALE SUL PO”.

    Il granchio blu sta risalendo il Po e gli esperti lanciano l’allarme: non si può fermare. È stato avvistato in varie parti d’Italia.
    I ricercatori hanno pubblicato una serie di rapporti su questa specie, che quest’estate sta facendo scalpore. Ha cambiato carattere”, hanno detto, allarmando ulteriormente bagnanti e pescatori, che ricordano che questo temibile animale è noto come “killer delle vongole”. Risale il Po dal mare, è stato avvistato nei pressi di Ferrara, ma è stato catturato in diversi punti del Po. Ora che ha iniziato la sua risalita, è impossibile fermarlo.

    L’ALLARME GRANCHIO BLU
    Continuano le notizie allarmanti sul granchio blu, una specie arrivata da poco sulle nostre coste ma che sta già causando molti danni ai pescatori, e la paura dei bagnanti che hanno segnalato diversi avvistamenti in altrettante località.

    Il grande granchio blu, così chiamato per il suo caratteristico colore azzurro, è la specie più frequentemente osservata nel nostro Paese ed è originario del continente americano. Sta letteralmente invadendo le nostre coste e distruggendo la fauna ittica, così importante per l’industria alimentare. Le vere ragioni di questa specie non sono chiare, ma non è l’unica: poche ore fa, infatti, un’altra varietà è stata avvistata nel Mar Adriatico, destando ancora più preoccupazione tra gli esperti e i politici regionali.

    I ricercatori, che hanno osservato la sua avanzata dai mari italiani lungo il Po, hanno indicato che ora che ha iniziato la sua ascesa, non c’è modo di fermarla. Infatti, molti pescatori l’hanno già catturato nelle loro reti.

    Gli ultimi avvistamenti ci portano a Ferrara, più precisamente a Pontelagoscuro, dove a fine luglio sono stati catturati una decina di pesci. Altre segnalazioni provengono da Bondeno, altra località in provincia di Ferrara.

    L’avanzata della vongola assassina continua senza sosta, ma chi la studia segnala anche cambiamenti nel suo carattere. Lo hanno sottolineato alcuni biologi del Parco del Delta del Po, che si stanno occupando del caso, affermando che nel momento in cui il crostaceo si sposta dall’America all’Italia, il suo comportamento cambia in un modo mai visto prima in queste circostanze.

    Il granchio blu di solito non viaggia molto, ma in Italia si è spostato rapidamente dal mare, dove si nutre di cozze, ostriche e vongole, al Po.

    Gli chef stanno iniziando a utilizzarlo nelle loro ricette e stanno addirittura lavorando per esportarlo nel paese d’origine. Secondo i ricercatori, solo il freddo ne arresta l’avanzata, poiché le temperature rigide rallentano il metabolismo e l’attività dell’animale. Tuttavia, gli inverni stanno diventando sempre più miti, quindi non c’è certezza assoluta nemmeno su questo dato.

    La nuova specie
    Un gruppo di ricercatori di Ancona ha identificato ieri una nuova specie appartenente alla famiglia dei granchi blu. La nuova specie proviene dal Mar Rosso e dall’Oceano Indiano, a differenza di quella osservata finora.

    Per il momento non sembra trattarsi di una doppia invasione, poiché esemplari di questa seconda specie sono stati avvistati nell’area che si affaccia sul Mar Adriatico, anche se in numero limitato. Inoltre, quest’area non è particolarmente ospitale per i crostacei, quindi non c’è il rischio di un grande afflusso, ma piuttosto di un passaggio momentaneo.

    Lo stesso vale per i granchi blu dell’Atlantico. Questa seconda specie ha colonizzato le zone più orientali del Mediterraneo attraverso il Canale di Suez. Inizialmente pericolosa per i pescatori tunisini, è ora una delle risorse ittiche più importanti del Paese.

    Gli esperti lanciano l’allarme perché la situazione in Italia è in realtà più tragica di quanto sembri. Infatti, il governo ha già stanziato i primi 3 milioni di euro per la caccia ai crostacei. Un preoccupato Luca Zaia ritiene che questa sia la più grande tragedia che abbia colpito la pesca in Veneto: “Quest’anno assisteremo a un calo dell’80% della produzione di vongole”.

    Anche la Cia Emilia Romagna è intervenuta, attraverso il suo presidente Stefano Francia: “Il problema non si risolve con l’educazione alimentare e gli show cooking. Serve un decreto speciale per mappare la presenza del granchio blu e contenerlo”.

    Come riconoscerlo
    Il nome completo è “granchio reale blu” ed è originario degli Stati Uniti. La sua presenza in Italia sta causando numerosi disagi e perdite economiche nei settori della pesca e dell’acquacoltura. Anche i meno esperti capiranno che il nome deriva dalla sua particolare colorazione.

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